Recensione di Roe e il segreto di Overville, il primo libro di Daniele Giannazzo edito Mondadori e acclamato dalla critica

Roe e il segreto di Overville è il primo libro di Daniele Giannazzo che fin dal suo debutto ha riscosso un enorme successo. Non a caso, a nemmeno un mese dall’uscita, è già prevista la quarta ristampa. La critica ha accolto Roe e il segreto di Overville con recensioni positive, consigliando la lettura del romanzo soprattutto per il suo tono avvincente e mai banale. Il libro d’esordio di Daniele Giannazzo, infatti, è un continuo susseguirsi di colpi di scena, narrati in modo scorrevole.

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Roe e il segreto di Overville trama

La trama di Roe e il segreto di Overville ruota intorno a una ragazza, Roe, che da New York si trasferisce dalla nonna. Quest’ultima vive in una cittadina apparentemente tranquilla e accogliente. Apparentemente, sì, perché ben presto Roe scoprirà che anche la ridente Overville non è come sembra. In più, la ragazza dovrà gestire le nuove amicizie e sentimenti travolgenti come il primo amore. “Un amore che sarà per Nathan, il più popolare del liceo che resta inspiegabilmente affascinato dall’adolescente acerba e appassionata di serie TV venuta dalla Grande Mela, oppure per Jay, il tipo protettivo ma dalla scorza un po’ dura, destinato invece ad accompagnarla nelle sue avventure?”, si legge su CIAK Magazine che si è occupato della recensione di Roe e il segreto di Overville.

Un romanzo che strizza l’occhio agli amanti delle serie TV. Qui i più appassionati avranno modo di scovare le numerose citazioni, dai più famosi teen drama ai film che hanno fatto la storia del cinema.

Recensione del primo libro di Daniele Giannazzo

Qui di seguito vi proponiamo un estratto della recensione di Roe e il segreto di Overville proprio a cura di CIAK Magazine.

Roe e il segreto di Overville è un romanzo magnetico, dallo stile scorrevole e mai monotono, in cui risulterà facile e immediato ritrovare sensazioni e atmosfere familiari al proprio passato. È un racconto dalla struttura solida, che usa i cliché dei più comuni young adult come strumento rassicurante, ma sino alla fine non lascia intravedere la sua vera architettura, riservando agli ultimi capitoli una svolta talmente inattesa da capovolgere in modo scioccante ogni presupposto del lettore.