Jensen Ackles ha spiegato quali stravolgimenti si siano visti necessari nel finale di Supernatural per le conseguenze del Coronavirus.

Dopo più di quindici anni di lavoro, Supernatural avrà la sfortuna di vedere il proprio series finale mortificato per così dire dalle conseguenze del Coronavirus.

Entra nel nostro gruppo WhatsApp per esser sempre aggiornato su serie tv e cinema

Come già accaduto in altre produzioni televisive, purtroppo, gli autori sono dovuti intervenire anche massicciamente sulle sceneggiature, per prevenire assembramenti di attori sul set o imporre il distanziamento sociale. Misure di sicurezza che, oltre ad essere paradossali nella vita reale, nondimeno lo sono in un racconto tivù.

Se tutto questo si può sopportare per uno show destinato ad avere vita lunga, diventa invece decisamente più amaro nel caso di una serie TV al tramonto. E l’impressione è che l’amarezza non sarà solo degli spettatori di fronte al piccolo schermo, ma anche degli interpreti.

A non nascondere che le sceneggiature degli ultimi due episodi della stagione 15 di Supernatural rimasti da girare hanno subito alcuni aggiustamenti è Jensen Ackles. L’attore, la cui co-star Jared Padalecki dovremmo vedere nell’atteso reboot di Walker Texas Ranger, è stato piuttosto chiaro su questo punto.

“Ci sono stati alcuni aggiustamenti dai copioni che avevamo in programma di girare lo scorso marzo a quelli che invece gireremo adesso”, ha detto in una conversazione su Zoom comparsa sui social. “Abbiamo dovuto dare il benvenuto alla pandemia”, ha proseguito ironico.

Presumibilmente, saranno ridotte le scene di gruppo e le interazioni fra i personaggi in ciascuna sequenza. Non è da escludere che ci siano cambiamenti anche di natura logistica, e che le location delle riprese si spostino soprattutto in studio.

Ma come saranno gli ultimi episodi del finale di Supernatural? Anche su questo, Jensen Ackles è stato piuttosto esaustivo.

Avanti