Netflix si schiera in prima linea per il Black Lives Matter e lancia una categoria di film e serie TV relativi al significato del movimento.

Ci è voluto poco perché, dopo la ferma presa di posizione a favore del Black Lives Matter, Netflix si spingesse ancora più oltre a sostegno della stessa causa. Così quest’oggi, attraverso i suoi canali social, la piattaforma ha fatto sapere di aver istituito una specifica categoria di film e serie TV ispirate agli ideali del movimento.

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“Quando diciamo ‘Black Lives Matter’ intendiamo dire che anche le storie a tema ‘black’ hanno la loro importanza. Comprendendo che il nostro impegno verso un vero e sistematico cambiamento delle cose richiederà tempo, inizieremo mettendo in luce racconti forti e complessi sull’esperienza dei Neri.

Quando oggi accederete a Netflix scoprirete una lista di titoli creata con cura che prenderà soltanto il via a raccontare le storie complesse e stratificate di ingiustizia razziale e cultura nera in America“.

Le battaglie di Netflix contro la discriminazione

La sezione non è ancora del tutto disponibile in Italia. Tuttavia si può risalire a diversi titoli correlati al movimento Black Lives Matter facendo una semplice ricerca attraverso l’apposita barra. Tra i titoli al momento disponibili a proposito delle intenzioni e l’ideologia alla base del Black Lives Matter, la serie TV Orange is the New Black, le mini-serie When They See Us e Self Made, ma anche Pose e tanto altro.

La maggior parte di questi titoli appartiene alla lista di quelli compresi nella categoria istituita da Netflix, la quale approderà presumibilmente a breve anche nel nostro paese.

Con questa piccola iniziativa Netflix conferma quindi il proprio impegno nei confronti della lotta al razzismo, alle ghettizzazioni e più in generale a qualsiasi forma di discriminazione sociale. Una lotta che ha origini lontane, che favorisce la realizzazione di progetti capaci di dar voce alle minoranze.

Circa il Black Lives Matter, il coinvolgimento di Netflix (come di altre piattaforme di streaming) è cominciato sostenendo dichiaratamente il movimento il 30 maggio scorso. Allora, con un altro intervento sui social, il servizio di streaming aveva dichiarato:

“Restare in silenzio significa rendersi complici. Black Lives Matter. Abbiamo una piattaforma, e abbiamo il dovere verso i nostri utenti, impiegati, creatori e talenti Neri di parlare più forte”.

In quel momento, le manifestazioni seguite alla drammatica morte di George Floyd, soffocato da un agente di polizia per le strade di Minneapolis, raggiungevano l’apice. Ma era solo l’inizio di una nuova consapevolezza. Quella rivoluzionaria consapevolezza che stavolta potrebbe davvero cambiare la Storia.