13 Reasons Why: Alcuni studiosi chiedono di cambiare il finale della serie

Quando si sente parlare di Tredici (o 13 Reasons Why nella sua versione originale) conosciamo benissimo l’ormai noto riferimento alle vicende di Hannah Baker (Katherine Langford) e delle ragioni che hanno portato la ragazza al suicidio. La serie, una vera e propria rivelazione del colosso dello streaming Netflix, è stata accolta da un enorme successo di pubblico poiché apriva le porte alla discussione su argomenti tabù, che la società è portata a tacere poiché ritenuti scomodi, come il bullismo, lo stupro e il suicidio.

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Lo scopo iniziale dei produttori era, infatti, quello di scoprire un po’ quell’enorme vaso di Pandora che permettesse di aprire gli occhi sulla realtà che molti adolescenti si trovano a vivere in un ambiente che dovrebbe essere quello più sicuro per loro, la scuola, luogo dove gli uomini e le donne del futuro costruiscono le loro prime relazioni autonomamente e scoprono se stessi. Il successo della serie, tuttavia, ha comportato anche alcuni episodi di emulazione che non sono passati inosservati a studiosi e psicologi che hanno espresso alcune perplessità sull’utilità sociale della serie.

Ma entriamo nel dettaglio: Tredici aiuta davvero a prevenire tali situazioni?

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