Il film è costato 78 milioni di dollari e ne ha incassati 152, registrando il terzo miglior dato di sempre dopo Harry Potter e i Doni della Morte (1.341,5 milioni dollari) e Il Cavaliere Oscuro (158 milioni di dollari).
Per imparare a tirare con l’arco, Jennifer Lawrence ha preso lezioni da Kathuna Lorig, medaglia di bronzo delle Olimpiadi. Inoltre ha anche dovuto seguire degli allenamenti molto duri per imparare a correre, dato che il regista riteneva la sua corsa troppo “sgraziata”.
Jennifer avrebbe dovuto interpretare Bella Swan in Twilight, ma Kristen Stewart ebbe il ruolo. Col senno di poi, è sicuramente stato meglio così…
Sia i produttori del film che la scrittrice hanno dichiarato di essere felicissimi del successo di Hunger Games tra i ragazzi. La trilogia è infatti la prima che oltre alle classiche tematiche fantasy affronta anche argomenti difficili come la politica e le idee rivoluzionarie.
Suzanne Collins ha dichiarato di aver avuto l’ispirazione per Hunger Games mentre guardava un servizio televisivo sulla Guerra in Vietnam. Così ha deciso di proporre una saga che avesse anche un messaggio importante dietro e mostrasse chiaramente le atrocità delle guerre.
La treccia di Katniss richiede molto più lavoro di quanto non sembri: ben 20 minuti di lavoro prima di ogni scena!
L’attore Donald Sutherland che nel film interpreta la parte del crudele Presidente Snow ha dichiarato di aver preso molto sul serio il suo ruolo. Prima di accettarlo ha fatto una ricerca su diverse figure politiche a cui ispirarsi e ha scritto una lettera al regista Gary Ross che, entusiasta, gli ha assegnato anche delle scene extra.
Liam Hemsworth si è rotto la caviglia durante le riprese di una scena e le riprese sono state interrotte per un mese!
Philip Seymour Hoffman è venuto a mancare prima che le riprese dell’ultimo film della saga fossero ultimato. Si era parlato di ricostruire la sua testa digitalmente ma il regista l’ha reputato irrispettoso. Così i dialoghi dell’attore sono stati spartiti tra altri personaggi.
Wes Bentley ha affermato che la barba di Seneca è interamente sua e che renderla così perfetta e definita era un’impresa titanica.